Secondo il calendario cinese, oggi 31 gennaio è iniziato il 2014 e sarà l’Anno del Cavallo. Quindi, puledri, uniamoci in un nitrito corale augurandoci… Felice Anno Nuovo!!!
Del resto, anche se al giorno d’oggi i cinesi utilizzano come noi il calendario gregoriano, per le festività utilizzano invece il loro. Lo prendiamo in prestito? Sì! E allora facciamo prima po’ di chiarezza.
Cominciamo subito con l’accantonare, seppur faticosamente, il calendario gregoriano che è un calendario solare, cioè determinato dal ciclo delle stagioni. Dura 12 mesi di circa 30 giorni l’uno per un totale di 365 o 366 giorni e inizia il primo gennaio per terminare il 31 dicembre. E accantoniamo anche che i mesi dell’anno cominciano dall’1 del mese.
Il calendario cinese, infatti, è un calendario lunisolare che porta a cominciare ogni mese in coincidenza con la fase di Luna Nuova, quando cioè trovandosi tra il Sole e la Terra, la Luna rivolge a quest’ultima il suo emisfero non illuminato. Se è quindi difficile immaginare il 31 gennaio come inizio dell’anno, figuriamoci come inizio del mese! Con questi “chiari di luna”, è il caso di dirlo, non aspettiamoci nemmeno di contare gli anni uno ad uno, perché fino ai primi del ‘900 venivano contati partendo dall’ascesa al trono di ogni imperatore. Quindi, un ciclo di 60 anni terminava un anno e ad ogni “anno” veniva dato un nome composto da una radice celeste e da una terrestre. Quella terrestre è propria dei 12 segni zodiacali dell’oroscopo cinese. Finalmente qualcosa che ci accomuna, penseranno gli ariete, i toro, i gemelli, i cancro, i leone, i vergine, i bilancia, gli scorpione, i sagittario, i capricorno, gli acquario e i pesci di questo mondo. E invece no, perché i 12 segni cinesi sono animali zodiacali con una radice – come detto – tutta terrestre: topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, pecora, scimmia, gallina, cane e maiale. Ad ogni animale corrisponde un anno lunisolare da associare alla radice celeste che scommetto vi siete già dimenticati. Vi ricordate gli imperatori? Bene. Esistono ben 10 radici celesti che non oso nemmeno nominare e che unite alla radice terrestre creano il nome dell’anno. Niente numeri. I numeri fanno confusione… Anzi, sì. 60 combinazioni per 60 nomi di anni. C’è poco da ridere, perché il calendario cinese ha un antenato solare che è il calendario giuliano, ora utilizzato solo per il rito liturgico ortodosso, che calcolava gli anni a partire dall’anno di fondazione di Roma e che se è vero che per noi ha significato il passaggio al calendario gregoriano, è anche vero che prima ancora scandiva gli anni con i nomi dei consoli in carica.
Che c’è? Vi siete dimenticati che si doveva festeggiare? Ma come? Perdere l’occasione di festeggiare un evento che dura quattro giorni? E’ comprensibile, visto che ogni anno varia la data del capodanno. E allora come ce lo ricordiamo che è capodanno? Semplice! Dopo il solstizio d’inverno, alla seconda Luna Nuova. Ci siamo! Solstizio d’inverno=21 dicembre 2013. Prima Luna Nuova=1 gennaio 2014. Seconda Luna Nuova=31 gennaio 2014. Et voilà… Happy New Year! Se questo vi sembra difficile, cominciate a pensare all’anno prossimo quando il capodanno sarà da appuntare sul calendario (il nostro) per il 18 febbraio 2015.
Dimentico qualcosa? Già. Come si calcola il ciclo dei mesi? Nemmeno ci provo a raccontarlo. Secondo me non lo capisce nemmeno chi lo sa… Forse…Per i più curiosi possiamo accennare che ha a che vedere col ciclo di Giove e col moto apparente del Sole attorno alla Terra. Quindi, vi dico solo che quando tra un solstizio d’inverno e il successivo ci sono 13 lune piene, l’anno che segue sarà di 13 mesi. E pensare che i giorni della settimana sono sempre sette… Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato e domenica… Solo che si chiamano in cinese. Che scoperta! D’altronde stiamo parlando di un calendario lunisolare, fatto dalla combinazione tra la durata dell’anno solare e quella del mese lunare, ovvero il calcolo dell’orbita della Terra unito a quello dell’orbita della Luna. Avremo quindi, per il calendario cinese, un’alternanza (non annuale) di anni di 12 mesi e di anni di 13, come per quello ebraico. Secondo quest’ultimo il giorno inizia addirittura col tramonto. E’ chiaro che gli anni così calcolati non durano 365 giorni? No? Lo sapevo!
E allora torniamo un attimo all’astrologia (che fin dall’antichità una vita senza oroscopi non ci piace) e concediamoci anche un’infarinatura di filosofia cinese (yin e yang), ripescando le dieci radici celesti e le dodici terrestri di cui sopra. Per dimostrare che non sono ripetitiva, aggiungiamo al tutto anche i cinque elementi.
Un calendario come quello cinese, infatti, composto di cicli, ha pure il suo ciclo zodiacale: dura dodici anni, e ad ogni anno associa un animale (segno zodiacale) che identifica come ci vedono gli altri. Poi magari approfondiamo, perché in base a giorno, mese e ora di nascita, ci si può addentrare anche nell’io profondo, andando a scoprire le caratteristiche di un secondo animale tra quelli che già abbiamo nominato. Per determinare gli oroscopi, la numerazione sessantagesimale usata per gli anni viene applicata anche ai giorni, ai mesi e alle ore. Ma per adesso concentriamoci sul ciclo dei cinque elementi. Dura dieci anni e ogni coppia di due anni corrisponde ad un elemento per un totale appunto di cinque: Legno (dominato da Giove), Fuoco (dominato da Marte), Terra (dominato da Saturno), Metallo o Oro (dominato da Venere) e Acqua (dominato da Mercurio).
Ogni elemento ha la sua componente femminile e maschile, yin e yang, e a tal proposito approfitto per introdurre un nuovo ciclo di due anni, caratterizzati anch’essi da yin e yang. Sei dei segni zodiacali sono yin e sei sono yang, a fasi alterne. A voler semplificare, e se siamo arrivati a leggere fin qui ce lo meritiamo, possiamo dire che ogni anno è composto da un segno zodiacale, un giorno di capodanno e un elemento guida. Quest’ultimo, ricordiamolo, si ripeterà anche l’anno successivo perché facente parte di un ciclo biennale, nella versione yang il primo anno e in quella yin il secondo.
Il concetto di yin (nero) e yang (bianco) ha origine probabilmente dal giorno che si tramuta in notte e dalla notte che si tramuta in giorno. Possono essere tradotti come “il lato in ombra della collina” (yin) e “il lato soleggiato della collina” (yang), assumendo connotazioni “passive” il primo e “attive” il secondo. Uniti, esprimono quindi l’ambiguità umana: nello yin è presente sempre un po’ di yang e nello yang è presente sempre un po’ di yin. Tutte le cose di questo mondo possono essere spiegate con questa idea, propria anche della dualità dell’universo: negativo e positivo, femminile e maschile, buio e luce, etc.
Lo yin e lo yang sono opposti, ma nulla può essere completamente yin o completamente yang perché qualunque cosa contiene il seme per il proprio opposto. Sono interdipendenti; non può esistere l’uno senza l’altro. Sono complementari; si consumano e completano a vicenda mantenendosi costantemente in equilibrio, ma ci possono essere sbilanciamenti dovuti ad eccesso di yin, eccesso di yang, assenza di yin o assenza di yang. La loro unione perfetta costituisce l’entelechia dell’universo che, secondo Aristotele, è la realtà che ha raggiunto il suo pieno grado di sviluppo attuando tutte le sue potenzialità. Lo yin e lo yang, inoltre, si trasformano l’uno nell’altro. Per esempio, il giorno nella notte, il caldo nel freddo, la vita nella morte, etc. Concezioni presenti nelle religioni cinesi del Taoismo e del Confucianesimo.
Chia (legno duro) – yang
Yi (legno dolce) – yin
Ping (sole) – yang
Ting (focolare) – yin
Wu (roccia) – yang
Chi (sabbia) – yin
Metallo o Oro, dominato da Venere:
Keng (metallo grezzo) – yang
Hsin (metallo raffinato) – yin
Jen (mare) – yang
Kuei (pioggia) – yin
I colori indicano l’elemento guida per quell’anno:
ROSA = Fuoco GIALLO = Terra GRIGIO = Metallo AZZURRO = Acqua VERDE = Legno.

Topo | Bue | Tigre | Coniglio | Drago | Serpente | Cavallo | Pecora | Scimmia | Gallo | Cane | Maiale |
1900 31 gennaio |
1901 19 febbraio |
1902 8 febbraio |
1903 29 gennaio |
1904 16 febbraio |
1905 4 febbraio |
1906 25 gennaio |
1907 13 febbraio |
1908 2 febbraio |
1909 22 gennaio |
1910 10 febbraio |
1911 30 gennaio |
1912 18 febbraio |
1913 6 febbraio |
1914 26 gennaio |
1915 14 febbraio |
1916 3 febbraio |
1917 23 gennaio |
1918 11 febbraio |
1919 1 febbraio |
1920 20 febbraio |
1921 8 febbraio |
1922 28 gennaio |
1923 16 febbraio |
1924 5 febbraio |
1925 25 gennaio |
1926 13 febbraio |
1927 2 febbraio |
1928 23 gennaio |
1929 10 febbraio |
1930 30 gennaio |
1931 17 febbraio |
1932 6 febbraio |
1933 26 gennaio |
1934 14 febbraio |
1935 4 febbraio |
1936 24 gennaio |
1937 11 febbraio |
1938 31 gennaio |
1939 19 febbraio |
1940 8 febbraio |
1941 27 gennaio |
1942 15 febbraio |
1943 5 febbraio |
1944 25 gennaio |
1945 13 febbraio |
1946 2 febbraio |
1947 22 gennaio |
1948 10 febbraio |
1949 29 gennaio |
1950 17 febbraio |
1951 6 febbraio |
1952 27 gennaio |
1953 14 febbraio |
1954 3 febbraio |
1955 24 gennaio |
1956 12 febbraio |
1957 31 gennaio |
1958 18 febbraio |
1959 8 febbraio |
1960 28 gennaio |
1961 15 febbraio |
1962 5 febbraio |
1963 25 gennaio |
1964 13 febbraio |
1965 2 febbraio |
1966 21 gennaio |
1967 9 febbraio |
1968 30 gennaio |
1969 17 febbraio |
1970 6 febbraio |
1971 27 gennaio |
1972 15 febbraio |
1973 3 febbraio |
1974 23 gennaio |
1975 11 febbraio |
1976 31 gennaio |
1977 18 febbraio |
1978 7 febbraio |
1979 28 gennaio |
1980 16 febbraio |
1981 5 febbraio |
1982 25 gennaio |
1983 13 febbraio |
1984 2 febbraio |
1985 20 febbraio |
1986 9 febbraio |
1987 29 gennaio |
1988 17 febbraio |
1989 6 febbraio |
1990 27 gennaio |
1991 15 febbraio |
1992 4 febbraio |
1993 23 gennaio |
1994 10 febbraio |
1995 31 gennaio |
1996 19 febbraio |
1997 7 febbraio |
1998 28 gennaio |
1999 16 febbraio |
2000 5 febbraio |
2001 24 gennaio |
2002 12 febbraio |
2003 1 febbraio |
2004 22 gennaio |
2005 9 febbraio |
2006 29 gennaio |
2007 18 febbraio |
2008 7 febbraio |
2009 26 gennaio |
2010 14 febbraio |
2011 3 febbraio |
2012 23 gennaio |
2013 10 febbraio |
2014 31 gennaio |
2015 19 febbraio |
2016 8 febbraio |
2017 28 gennaio |
2018 16 febbraio |
2019 5 febbraio |
La dottrina spiega che esitono due flussi, due cicli, quello della creazione madre-figlio (生, shēng) e quello della distruzione nonno-nipote (剋/克, kè)
Generazione (yang):
- Il legno alimenta il fuoco
- Il fuoco provoca cenere, nutrendo la terra
- Dalla terra vengono estratti i materiali (metallo)
- Il metallo trasporta l’acqua
- L’acqua nutre il legno
Distruzione (yin):
- Il legno impoverisce la terra
- La terra assorbe l’acqua
- L’acqua spegne il fuoco
- Il fuoco fonde il metallo
- Il metallo spezza il legno
Un Buddha è un “risvegliato”. Un essere che ha raggiunto il massimo grado di illuminazione, liberandosi dagli attaccamenti, dalla vita terrena, dal mondo materiale, dal dolore, dalla sofferenza, dalle passioni, che raggiunge il nirvana; diventa cioè un Buddha, la consapevolezza totale. Il percorso di uno schiavo dei sentimenti umani nei meandri della vita deve essere condotto con la continua ricerca della verità perché senza verità la vita è illusione, nonché sofferenza. Secondo una leggenda, fu un Buddha a riunire i dodici elementi terrestri (animali) per proiettarli nel celeste regalando loro l’onore di diventare segni zodiacali. Consideriamoli quindi i dodici figli dell’illuminazione e della consapevolezza perfette.
- Topo (鼠 Shǔ) – I nati sotto questo segno sono dotati di fascino ed hanno capacità di attrarre; sono anche grandi lavoratori.
- Bufalo o Bue (牛 Niú) – I nati sotto questo segno sono pazienti e poco loquaci, ma ispirano grande fiducia.
- Tigre (虎 Hǔ) – I nati sotto questo segno sono sensibili ed hanno una notevole profondità di pensiero, sono coraggiosi.
- Coniglio o Lepre (兔 Tù). I nati sotto questo segno hanno molto talento e sono ambiziosi; dimostrano notevole capacità negli affari.
- Drago (龙 Lóng) – I nati sotto questo segno godono di buona salute e dispongono di grandi energie, ma sono alquanto testardi.
- Serpente (蛇 Shé) – I nati sotto questo segno parlano poco, sono molto saggi e generosi.
- Cavallo (马 Mǎ) – I nati sotto questo segno sono simpatici e molto gioiosi, ma rischiano di parlare un po’ troppo.
- Capra o Pecora (羊 Yáng) – I nati sotto questo segno sono eleganti ed hanno notevoli capacità artistiche.
- Scimmia (猴 Hóu) I nati sotto questo segno sono imprevedibili, inventivi, abili, e flessibili.
- Gallo (鸡 Jī) – I nati sotto questo segno sono sempre affaccendati e ritengono di avere sempre ragione, anche se qualche volta sbagliano.
- Cane (狗 Gǒu) – I nati sotto questo segno sono fedeli e leali, talvolta anche egoisti ed eccentrici.
- Maiale o Cinghiale (猪 Zhū) – I nati sotto questo segno sono coraggiosi e cavallereschi, non arretrano mai e si dimostrano gentili con il prossimo.
Anno 2014: E’ l’anno del Cavallo ed è anno yang dominato dal Legno. Pertanto, secondo l’elenco di cui sopra, è un anno generativo. Se entro il termine del 2014 ci saranno stati degli eccessi generativi, ecco che arriverà in soccorso il 2015 (anno distruttivo) per riportare equilibrio. Se si esagererà nel distruggere, si potrà riportare equilibrio generativo nel 2016, ma attenzione a non restare senza legna perché il 2016 avvierà il biennio del Fuoco ed è solo il Legno che lo alimenta. E allora, concludendo, è chiaro che dobbiamo darci tanto da fare in questo biennio di Legno. Potrebbe davvero rappresentare la nostra grande occasione! Siamo cavalli, simpatici, gioiosi e creativi. Lavoriamo duro, ma senza ostentazioni. Teniamoci per noi ogni occasione di vanto e teniamo a bada quel forte desiderio di emergere che ci fa correre il rischio di scoprire le carte. Lavora e taci, amico Cavallo, che l’opportunità di nitrire ti si presenterà a giochi fatti. I tuoi. Con questo preambolo, nell’anno del Cavallo di Legno, viene in mente il Cavallo di Troia. Chi ha orecchi per intendere, intenda. Soprattutto, taccia.
Articolo liberamente ispirato da una conferenza seguita al Civico Planetario di Milano ed approfondita successivamente su Wikipedia
1 commento su “L’anno del Cavallo”