Allo specchio

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Sono sempre pronta per lo specchio. Nel senso che, quando sto per specchiarmi, entro in un personaggio, non sono vera e davanti allo specchio ho la percezione di un’immagine attesa.

Invece, passando davanti a uno specchio inconsapevolmente, mi vedo all’improvviso così come sono e in tutta la mia naturalezza, percependo un’immagine inattesa. Quasi non mi riconosco e mi osservo meravigliata come fosse la prima volta.

In quell’istante mi capita di chiedermi se quello che sono è quello che mostro anche agli altri, o se davanti agli altri scandisco le mie espressioni come quando so che sto per vedermi riflessa in uno specchio.

Specchio specchio delle mie brame, qual è la mia immagine migliore? Quella attesa o quella inattesa?

Viviamo per anni all’interno di un nucleo familiare, abbiamo amici, colleghi di lavoro o frequentiamo persone che sono per noi un punto fisso di riferimento, anche visivo. Le diamo per scontate e di loro conosciamo o crediamo di conoscere molto, se non tutto.

Eppure capita quel giorno in cui, magari proprio tuo fratello, ti si para innanzi all’improvviso e… ha quella faccia lì. Quella inattesa. Quella di chi non sa che sta passando davanti a uno specchio. E sei tu ad esprimere un’aria sorpresa, perché il conosciuto diventa scoperta.

Tu sei lo specchio davanti al quale è appena passato tuo fratello.

E allora la risposta alla domanda che mi sono fatta (meglio l’immagine attesa o quella inattesa?) non è da chiedere allo specchio come si fa nelle fiabe, ma è da riscontrare negli specchi rappresentati dai miei simili quando provoco scoperte facendo capolino davanti ad essi.

Quando invece mi trovo davanti a una superficie riflettente, è un “a tu per tu” con la materialità di un oggetto che non prova emozioni. Ma devo ammettere che in questo momento, grazie a quell’inanimato pezzo di vetro ricoperto di argento, sto generando una considerazione: le persone si specchiano reciprocamente le une nelle altre senza rendersi conto di riflettere luce.

Perché mi guardi così?

Non nego che, quando per errore e in maniera del tutto inattesa ti si attiva la camera frontale dello smartphone, puoi pure saltare dalla sedia per lo spavento. Ma è un’altra storia. E tra l’altro non fa nemmeno parte di una fiaba.

Specchio Specchio delle mie brame, qui ora sei tu il protagonista del reame.

Yo